piedaesanzves: gennaio 2011

martedì 25 gennaio 2011

LOWLANDS: Gipsy Child


Tornano i LOWLANDS e lo fanno dando prova in questo secondo lavoro (e mezzo) di grande crescita. L'album si intitola Gipsy Child, e già il titolo è meraviglioso! Molti dei brani di questo disco erano già circolati nei live della band ed erano la punta di un iceberg musicale sommerso che ha finalmente trovato la luce in questo nuovo, attesissimo disco. I suoni ruvidi e spigolosi che rendevano The last call una grande opera prima, trovano ora il loro compimento che è il risultato di un grande lavoro svolto sul palco, in sala prove e in studio. L'amalgama tra i ragazzi è cresciuta a dismisura, la chimica è quella giusta e la band si muove all'unisono, ognuno sa sempre cosa fare e quando farlo e la cosa più bella, che esce immediatamente dai primi accordi dell'iniziale Gipsy CHild, è il grande entusiasmo che il gruppo riesce a trasmettere, insomma, non si finirebbe mai di ascoltarli per quanto riescono a coinvolgere l'ascoltatore, anche più passivo, e trascinarlo dentro il loro mondo musicale. Già, un mondo pieno di storie, di emozioni e di sensazioni sempre nuove, fresche come la rugiada del mattino ed immediate come un primo bacio. Grandi collaborazioni all'interno degli 11 brani sapientemente orchestrati da Chris Cacavas, ma a far grande il disco è la qualità e la forza delle canzoni, ognuna è un piccolo gioiello che insieme alle altre va a formare uno dei regali musicali più belli ricevuti in questo 2010.

giovedì 20 gennaio 2011

Cheap Wine: Stay Alive


Un doppio LIVE è un lusso che pochi gruppi si possono permettere, soprattutto quando è composto da 19 brani originali su 21, è un testamento indelebile che resta nella storia di una rock band, pensiamo a Made in Japan dei Deep Purple o a Live at the Fillmore est degli Allman Brothers Band per citarne due a caso o al recente triplo Mullenium dei Gov't Mule. Il doppio live, così come l'hanno concepito i Cheap Wine, è un monumento alla musica della band, è un opera coraggiosa e preziosissima  dove è racchiusa tutta la loro storia dal 1997 al 2010, 13 anni costellati di grande musica, di straordinaria passione e di incrollabile tenacia, una musica che è cresciuta, mutata, cambiata ma che ad ascoltarla adesso, tutta d'un fiato, non risente degli anni sulle spalle e risulta granitica, un marchio di fabbrica di una band che dimostra di aver raggiunto una grande personalità, una propria identità, una di quelle che l'ascolti e dici... azz!! i Cheap Wine.  In questo credo stia la grandezza e la bravura degli amici pesaresi, nell'essersi negli anni,creati un loro "sound" un imprinting musicale che li distingue dalla massa di band presenti in italia e diciamolo pure... nel mondo!