piedaesanzves: Hernandez & Sanpedro - Happy Island

venerdì 22 febbraio 2013

Hernandez & Sanpedro - Happy Island



Adriatic Coast Sound

La scena rock e cantautorale che una volta era di casa sulla via Emilia, in questi ultimi anni si è trasferita definitivamente tra la Romagna e l'Adriatic Coast. Ultimi arrivati ad aggiungersi al nutrito gruppo sono Hernandez e Sanpedro. Il loro Happy Island è un'opera prima fatta di pezzi originali, ricca di riferimenti e di belle canzoni, ben arrangiate e suonate. Come ogni esordio risente delle influenze che i nostri si portano dietro nel loro bagaglio costruito da tanti concerti live dove hanno reinterpretato cose di Neil Young, Pearl Jam, Bruce Springsteen, Jayhawks, Rem... Folk rock nella sua espressione più pura dove si intravedono echi di West Coast (The Hardest Part), sferzate di energia (Turn On The Light), tra Western e R.E.M (Don't Give Up On Your Dreams), un disco di Americana allo stato brado.
Ci sono poi le ballate che ben si alternano e si amalgamano alla perfezione nella playlist costituita di 10 brani, evocative e mai scontate che elargiscono una buona dose di pathos.
Il disco si ascolta che è una bellezza e porta una ventata di aria fresca che, anche se già respirata tante volte, non odora di stantio perchè trasmette la tutta voglia e tutta la gioia di fare musica di Luca "Hernandez" Damassa (voce solista e chitarra acustica e Mauro "Sampedro" Giorgi (chitarra solista e cori).
Happy Island è proprio un'isola felice per chi come me ha una certa età ed è cresciuto ascoltando questi suoni, ma resta un buon biglietto da visita per chi, più giovane, si volesse addentrare nelle storie di una musica che ha costruito una storia. Inserito nel lettore cd dell'auto, il disco si ascolta che è una meraviglia, anche se la "morte sua" è ascoltarlo in cuffia, in riva all'adriatico con il sapore del sale e l'odore del mare, sferzato dal vento che mi immagino possa portare queste note dalla nosta "coast" dove nella seconda metà dell'800 si suonava musica con gli stessi strumenti che dall'altra parte dell'oceano avrebbero poco più tardi dato origine a queste armonie che ritroviamo ora in Happy Island.